La coppia ha già altri due figli,un maschio e una femmina,Elisabetta sara' la terza di otto figli.
Una bella famiglia dopo tutto,nonostante le eccentricita' del marito, Ludovica vive bene con i figli,che accarezza teneramente insieme ai suoi cani ed ai cavalli.Vivono in inverno in un palazzo sulla Ludwigstrasse,che ormai non esiste piu'e al suo posto c'è una banca,qui il duca Marx possiede una biblioteca di almeno ventisettemila volumi, una sala per danza ornata con un fregio che celebra Bacco,un caffè concerto e un circo nel quale si esibisce regolarmente in acrobazie tutte le volte che torna a casa tra un viaggio e l'altro,giusto il tempo per mettere incinta la moglie,suonare la cetra e cenare o pranzare con i figli illegittimi che ha con un altre donne. Quando qualcuno chiede alla piccola Sissi se ha visto suo padre lei risponde di no, ma che lo ha sentito suonare o fischiare.
All'inizio della bella stagione la famiglia lascia Monaco e si trasferisce nella residenza estiva,il castello di Possenhofen,detto teneramente Possi,sulle rive del lago di Starnberg,dove si vive come in una fiaba.
Qui i ragazzi crescono liberi,allegri, forse un po' troppo,sono giudicati vagamente bizzarri,il che è normale se si tiene conto della doppia discendenza Wittelsbhac,che conta tanti pazzi e individui instabili in famiglia,originali, inquieti e inquietanti.Lei è gia' un ottima amazzone e istintivamente piace molto a suo padre che la vede cosi' come è intrepida e selvaggia.Sissi non dimentichera' mai la falicita'di questi suoi primi anni con la sua famiglia,ritornerà spesso a ricordare i giorni a Possi,le acque azzurre del lago,le cavalcate per i boschi dall'alba al tramonto,le galoppate spericolate,e non solo a ricordare ,a volte nei momenti piu' critici della sua vita alla corte di Vienna abbandonera' tutto,scapperà letteralmente per ritornare al suo amato lago e all'augusto consorte non restera' che andare a riprendersela.
SISSI BAMBINA
LUDOVICA E SOFIA
Sofia per aiutare sua sorella decide di dare in moglie al proprio figlio,il futuro imperatore,una delle sue nipoti,figlie di Ludovica e la scelta cade su la primogenita: Elena detta Nenè,seria,docile,ligia al dovere,oltrecche' sicuramente bella e pertanto fin da subito Nenè viene educata e preparata al suo destino regale.
ELENA DETTA NENE'
Francesco Giueppe sale al trono giovanissimo,appena diciottenne, è alto,biondo,bello e accattivante specie in alta uniforme, bianca e rossa. E'arrivato il tempo di conoscere la sua promessa,cosi'Ludovica,Nene'accompagnate da una cameriera e da Sissi si mettono in viaggio verso Bad Ischl,il luogo convenuto,Ludovica nutre la segreta speranza che anche Sissi possa sistemarsi a Vienna con uno dei fratelli dell'imperatore.Ma il destino ha deciso diversamente e a lui piace Sissi,mentre non degna di uno sguardo l' allora piu' bella Nene.Sissi non è ancora cosi' bella,come si fara' dopo,ha solo quindici anni,è ancora acerba,ma possiede uno sguardo profondo e limpido,dei modi semplici,ma assai spontanei,è vera,autentica e l'imperatore ne è incantato."O lei o nessuna" dira' a sua madre e Sofia che ha sempre la meglio con suo figlio,sa che questa volta non ce la fara', la scelta è stata fatta e non deve insistere.
FRANCESCO GIUSEPPE E SISSI
Ormai l'unica cosa è trasformare la contadinella bavarese in una aristocratica, bisogna educarla,farla studiare,sopratutto le lingue e la storia dell'Austria,insegnarle i bei modi,l'arciduchessa è stata perentoria,Sissi è tanto deliziosa,ma ha denti gialli e maniere troppo esplicite,da borghese Bisogna allestirle un corredo degno della corte di Vienna.Addio cavalcate,passeggiate e arrampicate sui monti bisogna prepararsi e in fretta alla vita da imperatrice.Lei ha solo sedicianni,è certamente innamorata del bel Franzi,che ogni tanto viene a trovarla portando in dono costosi gioielli,ma sicuramente molto preoccupata della nuova vita che l'attende,dei giudizi,poco favorevoli della zia arciduchessa e spesso la si sente esclamare:"Se fosse un sarto qualsiasi".
I FIDANZATI
Le nozze sono fissate in aprile,il 24 del 1854 ,lei è poco piu' di una ragazzina,deve congedarsi con tutto quello che è stato il suo mondo ,la liberta' e la spontaneita' che ha goduto fino ad ora le mancheranno per sempre. La cerimonia molto sfarzosa si terra nella chiesa degli Agostiniani a Vienna,peccato che non ci sia neanche una raffigurazione ufficiale della cerimonia,ne' dell'abito della sposa,ma si coserva invece lo strascico che si sopraponeva al vestito e l'abito per la festa di addio al nubilato.
Per Elisabetta la vita cambio'completamente da un giorno all'altro,la vita di corte si rivelo'molto difficile,talvolta quasi impossibile.L'imperatore benche' la amasse immensamente era prima di tutto sovrano e poi...figlio.Nata e cresciuta in una famiglia di costumi semplici sebbene nobile, si trovò al centro della rigida corte di Vienna, ancora legata a un severo "cerimoniale spagnolo", cui inizialmente la giovane imperatrice dovette sottostare.Un mondo austero privo di qualsiasi autenticita', in cuipersino i muri del palazzo reale hanno mille occhi e mille orecchie,è impossibile per lei rimanere da sola un solo istante,le dame di compagnia sono molte e la soffocano,tutte hanno il compito di riferire qualsiasi particolare alla suocera-zia.Alcune immagini della giovane imperatrice
LA PICCOLA SOFIA
GISELLA,LA SECONDOGENITA
Il 21 agosto 1858 nacque l'arciduca Rodolfo, principe ereditario dell'Impero d'Austria.
Il parto risultò piuttosto difficoltoso: Elisabetta si ammalò e la febbre le tornava a distanza di brevi periodi; dal momento che tra l'autunno e l'inverno le sue condizioni di salute non erano ancora migliorate, furono convocati la duchessa Ludovica e il medico di famiglia dei Wittelsbach. La diagnosi di quest'ultimo rimane sconosciuta e nei diari dell'arciduchessa Sofia ci sono solo accenni a dei sintomi: febbre, debolezza, mancanza di appetito.[21] Elisabetta sembrava migliorare soltanto quando stava con qualcuno della sua famiglia bavarese e nel gennaio 1859 poté godere della compagnia di una delle sue sorelle minori, Maria Sofia. La giovane aveva già sposato per procura il principe ereditario di Napoli, il futuro Francesco II delle Due Sicilie. Elisabetta, nonostante la salute cagionevole, accompagnò Maria Sofia sino a Trieste, dove si sarebbe imbarcata alla volta del Regno delle Due Sicilie.
LA REGINA MARIA SOFIA
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